CALLI

Ciao e bentornati alla nostra video serie di podo-riflessologia.

In questo terzo appuntamento desideriamo parlarvi dei calli.

CHI NELLA VITA NON NE HA MAI AVUTO UNO?

Oggi inizierà Jennifer che ci darà indicazioni dal punto di vista della medicina orientale.

Esatto iniziamo subito dicendo che i calli, secondo la riflessologia plantare, ci indicano la presenza di una protezione fisica o emotiva. Quella fisica è causata, meccanicamente, da una calzatura scomoda o non conforme al nostro piede o addirittura, se si trova tra le dita, perché la calzatura stringe troppo. Solitamente sono calli poco radicati sul quale può essere efficace una pedicure podologica.

Per protezione emotiva, invece, intendo parlare di quei calli che si sono formati a seguito di una sofferenza che abbiamo protetto, ci parlano di una relazione difficile e a seconda della sua ubicazione nel piede la relazione sarà amorosa, lavorativa, familiare, ecc.

MA ALLORA COME FARE A RICONOSCERE QUANDO SI TRATTA DI PROTEZIONE FISICA O EMOTIVA?

Ora ve lo spiego.

I calli che troviamo nella zona del cuscinetto plantare ubicati proprio sopra le teste metatarsali ci indicano quasi sempre una sofferenza emotiva.

Prendiamo per esempio un callo molto frequente che trovo spesso sotto i piedi, indicativamente sotto il quinto dito (zona testa metatarsale). Questo callo si forma quando desideriamo proteggerci dall’esterno, probabilmente da una relazione difficile con un collega, un amico, un conoscente, un familiare, che ci crea sofferenza.

 Più la sofferenza è radicata e dolorosa più il callo è profondo.

Bisogna poi tenere conto della lateralità, in quanto un callo sul piede destro ci parla di una sofferenza più materiale e concreta, probabilmente con una persona di potere o con nostro padre, di una sofferenza attuale.

Un callo sul piede sinistro indica una sofferenza emotiva che tocca molto la nostra sensibilità, probabilmente riguarda il passato, in questo caso sarà molto radicato e doloroso, non escludendo che riguardi la relazione con la propria madre o addirittura, un conflitto o una sofferenza con noi stessi.

IN QUESTO CASO PUÒ ESSERE UTILE IL MASSAGGIO PLANTARE?

Assolutamente molto utile. Mi è capitato di incontrare persone che manifestavano calli evidenti e al seguito di diversi trattamenti di massaggio plantare,  i calli e il dolore si sono attenuati fino a scomparire.

Solitamente le persone che si rivolgono a me lo fanno perché si sentono stressate, stanche, scariche energeticamente, e non per trattare calli, perché non è nella nostra cultura leggere un callo come una manifestazione psicosomatica.

Riconoscere di essere sotto stress o scarichi energeticamente è già un grande passo. La sofferenza ci scarica e ci provoca stress.

Tramite il massaggio plantare andrò a trattare quindi la causa che ha provocato il callo.

Come detto prima se il callo è doloroso e non ci permette di camminare bene, è comunque consigliato farlo trattare ad un podologo. In caso contrario se non fa male e sempre se la persona è d’accordo lo si può trattare ed è sorprendente vedere il cambiamento di un callo quando a cambiare è, in primis, il nostro modo di vedere la relazione che ci ha portato sofferenza.

Ora passo la parola al Dott. Federico Donadoni che ci darà indicazioni riguardanti i calli dal punto di vista podologico.

 

 

Grazie Jennifer.

Per iniziare è giusto precisare che la cute è l’insieme di epidermide e derma. I calli sono inestetismi dell’epidermide, per cui parleremo solo di questa parte della cute. Essa costituisce lo strato più superficiale del corpo ed è a diretto contatto con l’esterno.

L’epidermide è formata da 5 strati. In senso profondo-superficiale incontriamo: lo strato basale, lo strato spinoso, lo strato granuloso, lo strato corneo e in sede palmo-plantare, dove l’epidermide è più spessa, è presente lo strato lucido.

L’accrescimento dell’epidermide avviene per mitosi da parte delle cellule dello strato basale verso lo strato corneo, con un processo di cheratinizzazione che ha una durata di 3/4 settimane.

Il normale processo fisiologico della cheratinizzazione, che conserva lo strato corneo come consistente rivestimento protettivo, è stimolato in eccesso sotto l’influenza di una compressione intermittente.

Il processo è definito ipercheratosi, e rappresenta una normale risposta protettiva.

RICORDATE QUANDO JENNIFER PARLAVA DI PROTEZIONE MECCANICA?

Eccolo spiegato.

Ogni area che presenta questo callo “fisiologico” sul piede svolge una funzione protettiva e va lasciata indisturbata.  L’ipercheratosi traumatica diviene patologica soltanto quando raggiunge un volume talmente eccessivo da evocare sintomi dolorosi e apprezzabili deformazioni nella cute. Un processo ipercheratosico può essere indotto anche da fattori congeniti, occupazionali o addirittura infettivi.

Le dimensioni, la morfologia, lo spessore e la densità di una zona di ipercheratosi traumatica sono parametri indicativi delle sollecitazioni responsabili della sua formazione.

I calli sono quindi ipercheratosi specifiche con localizzazione delimitata che coinvolgono sia la pianta del piede che la superficie laterale e dorsale delle dita. Il callo quindi rappresenta la risultante di forze che agiscono continuativamente su una piccola area.

Oltre che dalla forza compressiva, può essere causato anche dalle forze tangenti le dita come lo sfregamento o la frizione.

QUINDI COME POSSIAMO RISOLVERE IL PROBLEMA?

Un buon metodo di difesa dalle ipercheratosi può essere inizialmente una rimozione meccanica ma il beneficio avrà una durata molto limitata se non vengono a modificarsi le forze che agiscono su quella determinata area. Per questo il trattamento migliore è quello dello scarico mirato tramite ortesi costruita su misura e modifica delle eventuali scorrette abitudini quotidiane come una calzatura scorretta.

Ci scuserete se ci siamo dilungati un po’ ma reputiamo questa parte molto interessante!

Vi ricordiamo sempre di contattarci tramite social, Facebook e Instagram, o tramite il modulo qui sotto.

Grazie e alla prossima puntata.

 

Dott. Federico Donadoni

Podologo Bergamo – specialista a Bergamo nella cura dei piedi

www.podologo-bergamo.com