UN OUTFIT PERFETTO… PARTENDO DALLE SCARPE

Il mio lavoro mi porta a condividere con altri professionisti conoscenze e pareri su diversi argomenti. Di seguito vi propongo un’interessante recente mia intervista da parte di Teresa Rota titolare del metodo Vestibest – specialista nella valorizzazione della donna attraverso l’abbigliamento.

Buona lettura.

 

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UN OUTFIT PERFETTO..PARTENDO DALLE SCARPE

 

Eccomi qui con il Dott. Federico Donadoni specialista podologo di Bergamo.

Io e Federico ci siamo conosciuti per motivi lavorativi ed ho subito pensato a proporgli una breve intervista riguardo la giusta scelta delle calzature, argomento che a me sta molto a cuore dal momento che il mio metodo di lavoro si prefigge di integrare l’estetica al benessere, anteponendo il più delle volte il secondo aspetto al primo.

 

Federico possiamo raccontare alle nostre clienti quali caratteristiche devono avere delle buone scarpe e quali accortezze bisogna avere nella scelta delle calzature per salvaguardare la salute dei nostri piedi?

 

“Sempre di più oggi siamo alla ricerca di ciò che vediamo intorno a noi; vogliamo quel cibo, quelle auto, quegli smartphone, quei vestiti, quelle scarpe…purtroppo però questa ricerca la maggior parte delle volte è dettata da regole che difficilmente capiamo.

Nel mio lavoro la cosa più difficile è scontrarsi contro chi, a discapito della propria salute, preferisce seguire la moda indossando calzature spesso proibitive per forma o struttura.

 

LA SOLUZIONE C’È MA NON LA VEDIAMO!

 

Nella società moderna ormai riusciamo a trovare qualsiasi cosa per soddisfare i nostri bisogni. Ma è costate la risposta che mi sento dare alla domanda: “che tipo di scarpa usa?”.

Quasi mai la scarpa che mi descrivono, che sia da passeggio o da sport, ha le caratteristiche della calzatura ideale per il piede che esamino ma la chiamata all’acquisto in quel momento era spinta da qualcos’altro, troppo forte per resistergli.

Sicuramente se avessero conosciuto prima poche semplici regole magari il colore o l’aspetto in generale non sarebbe stato l’unico filtro per la loro ricerca. A suo modo importante ma non il solo da utilizzare. Questo può portare alla comparsa di un sacco di problemi podalici che vanno dall’unghia incarnita, alla fascite plantare, alla distorsione di caviglia, alla metatarsalgia, al neuroma di Morton fino alle fratture da stress.”

 

Per cui noi cosa possiamo fare per evitare la comparsa di questi problemi?

 

“Imparare dagli errori degli altri.

Per fortuna oggi sto cercando di rimediare a questo problema. Sto per svelarti 5 semplici trucchi per evitare che tu possa commettere l’errore di milioni di persone.

 

Per prima cosa si deve cercare nella maggior parte dei casi una scarpa stabile che non permetta al piede di muoversi eccessivamente. Questa caratteristica è data dal contrafforte posteriore, quella parte della scarpa che appoggia dietro il tallone. Infatti quella struttura non dovrebbe cedere al pinzamento con la mano.

Va aiutato il rotolamento sul tallone e la flessione della caviglia semplicemente utilizzando una scarpa con un tacco che abbia una misura compresa tra i 2 e i 4 cm. In base poi all’utilizzo della calzatura per le diverse attività ed al peso della persona questo deve essere più o meno ammortizzante.

Il collo della scarpa deve essere ben allacciato e riuscire a contenere almeno la caviglia inferiore.

La pianta del piede non va costretta all’interno della scarpa. Per evitarlo andrebbe utilizzata la corretta garbatura ossia la larghezza della scarpa nella zona delle teste metatarsali. È una caratteristica che andrebbe indicata sulla confezione della calzatura ma che oggi viene spesso omessa. Si può chiedere al commesso tale valore o più semplicemente misurare in cm la larghezza del piede e della scarpa nella medesima zona.

La forma della punta non deve essere diversa dalla formula digitale del proprio piede tenendo conto che per ogni formula esiste una forma. Punta tonda, quadrata o a punta corrispondono a piede egizio, romano o greco.

 

In linea di massima questi 5 semplici trucchi devono essere presi in considerazione per un piede in condizione di buona salute e senza patologie sistemiche che ne possono inficiare lo status (es. piede diabetico).

Tutte queste caratteristiche ti permetteranno di valutare in maniera differente il tuo prossimo acquisto in merito alle calzature.”

 

Questo quindi ci condizionerà per tutti i futuri acquisti di scarpe?

 

“Come tutte le cose anche in questo contesto deve regnare il buon senso.

Ci sono situazioni particolari dove queste regole possono anche non essere seguite. Cerimonie o eventi particolari possono permetterci di utilizzare scarpe proibitive per la quotidianità.

È ovvio che se riuscirai a rispettare per tutti gli altri giorni queste 5 regole, non ci saranno problemi a farci ipnotizzare da tacchi alti o colori sgargianti sul prossimo acquisto in un negozio di calzature.”

 

Bene Federico, quindi le scarpe migliori per la quotidianità sono stringate, con un buon supporto al tallone ed alla caviglia, con un dislivello tra i 2 e 4 cm tra punta e tallone, calzata confortevole…mi vengono in mente le snickers tecniche. Mentre tacchi alti, stiletti e quant’altro di ultrafemminile esista va utilizzato solo in occasioni speciali.

 

Sono veramente felice di questa risposta che legittima in assoluto la mia pigrizia in fatto di calzature.

 

Dovete sapere che il disagio fisico che più mi indispone e che mi rende antipatica è il mal di piedi (seguito a ruota dall’indossare abiti stretti e rigidi), per questa ragione quando penso a cosa indossare al mattino o comunque per qualsiasi evento a cui io debba partecipare, mi ritrovo a pensare a quale sarà la situazione, quanto dovrò stare in piedi o camminare, a quale tipo di terreno dovrò affrontare. In base a queste informazioni scelgo le scarpe da indossare. Da li costruisco poi il resto del mio outfit!

E, alla luce di quanto dice Federico, consiglio ad ognuna di voi di fare lo stesso.

 

Tutto sommato abbiamo a disposizione un’infinita gamma di calzature, e abbiamo la possibilità di creare degli outfit creativi ed adeguati alle varie situazioni, cercando il più possibile di tutelare la salute dei nostri piedi.

Tornando alle snickers esistono, modelli e colori adattabili ad ogni momento del giorno, coloratissime con dettagli più o meno tecnici, completamente monocromatiche per chi ha esigenze più sobrie, con dettagli oro, argento ed ogni genere di luccichio per le più modaiole.

 

Anche le calzature stringate di taglio maschile sono di tendenza e sono una opzione valida.

 

Ma volendo scegliere qualcosa di più femminile Federico, cosa ne pensi delle platform tanto di moda quest’estate, e delle scarpe con plateaux nella parte anteriore?

 

“Relativamente alle scarpe con plateaux anteriore si considera vero tacco la differenza che c’è tra l’appoggio del tallone e l’avampiede.

Le platform di per sè non sono male, ma se troppo alte creano rischio di instabilità alla caviglia e rischio di distorsioni, ma come dicevo dipende dal contesto in cui le usi.”

 

Quindi è chiaro ed importantissimo scegliere calzature confortevoli e sicure; in fondo sono convinta che ne trarremo vantaggio anche in termini di atteggiamento saremo meno affaticate, più rilassate e più stabili sui nostri piedi, come dire…più radicate e sicure.

 

Non a caso le nuove tendenze in termini di street look e urban style propongono scarpe comode e confortevoli, per rappresentare la donna di oggi, dinamica, sportiva, al tempo stesso pratica, comoda, al pari degli uomini, senza perdere comunque in femminilità.

E se proprio la professione che svolgiamo richiede un abbigliamento più formale con tanto di tailleur e tacchi alti, beh, le nostre colleghe d’oltre oceano fanno scuola già da un trentennio recandosi al lavoro con scarpe comode per poi indossate i tacchi alti una volta giunte in ufficio.

 

Teresa Rota

(specialista nella valorizzazione della donna attraverso l’abbigliamento)

www.vestibest.com

 

Dott. Federico Donadoni

Podologo Bergamo – specialista a Bergamo nella cura dei piedi

www.podologo-bergamo.com